Scegliere LALTROTESTAMENTO significa ricordare nel proprio testamento, in qualità di erede (eredità) o di legatario (lascito), una o più associazioni, organizzazioni, enti.
Non sono necessari grandi patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può fare la differenza.
È un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari.
Significa lasciare un segno di noi quando non ci saremo più.
Tramandare i nostri valori insieme a ciò che si sceglie di donare.
È un atto di generosità e consapevolezza che nulla toglie ai propri eredi e arricchisce il proprio testamento di ideali come la solidarietà e il senso di eguaglianza.
Il 5xmille nasce come principale veicolo per dare il proprio sostegno economico alle associazioni benefiche, essendo un sistema di finanziamento che consente, allo Stato Italiano, di ripartire risorse ad enti e/od organizzazioni che svolgono attività rilevanti per la società,
Se vuoi contribuire anche in un altro modo, puoi farlo insieme a LALTROTESTAMENTO solidale e continuare ad aiutare quelle associazioni impegnate a tramettere i valori che costruiranno il futuro dei nostri eredi.
LALTROTESTAMENTO si affianca a te nel tutelare e accompagnarti nel fare la donazione che potrebbe cambiare la vita di molte persone, prendendoti per mano e rivolgendosi a te come un caro amico al quale dar fiducia e pronto ad ascoltarti per ogni tua esigenza.
Ma vediamo insieme cos’è il 5 per mille innanzitutto, come funziona e come si calcola.
Il 5 per mille, comunemente riportato in forma numerica come “5×1000”, non è altro che una quota dell’imposta IRPEF – conosciuta anche come “imposta sul “reddito” – che lo Stato ripartisce tra enti del terzo settore che svolgono attività di interesse sociale.
Istituito in forma sperimentale con la Legge Finanziaria del 2006, grazie ai 16 milioni di contribuenti italiani, è diventato un’indispensabile forma di supporto per gli enti non profit.
Al momento della dichiarazione dei redditi, si può scegliere di devolvere o meno questa quota: il contributo è quindi del tutto spontaneo da parte del cittadino. Destinare il 5 per mille, inoltre, non
comporta oneri aggiuntivi, dato che il contribuente che compila la dichiarazione è in ogni caso tenuto a pagare l’IRPEF.
È bene ricordare infatti che questa quota viene trattenuta dallo Stato ugualmente, ma devolvendo consapevolmente il 5 per mille, il cittadino compie una donazione senza alcun costo o aggravio fiscale.
La procedura per destinare il 5 per mille è legata alla dichiarazione dei redditi o alla Certificazione Unica. In tutti i moduli (730, Unico, CU) è presente una sezione dedicata, intitolata “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”.
In questa sezione bisogna inserire il codice fiscale dell’Ente per il quale si è deciso di devolvere la propria quota e la propria firma. In caso di mancata indicazione della destinazione del proprio 5 per mille, la quota sarà divisa tra gli enti che fanno parte della categoria indicata. Se invece non viene apposta alcuna firma, il contributo rimarrà allo Stato.
Esistono varie tipologie di organizzazione e attività svolte definite dalla legge e possono essere riassunte in questa breve tabella dove sono gli ambiti di riferimento, gli enti iscrivibili agli stessi e le amministrazioni competenti.
Numerose sono le associazioni che possono usufruire del 5xmille e salgono a 16.000 quelle che hanno ricevuto più di 100 adesioni, con l’84% facenti parte del settore del Volontariato o sono Onlus, ovvero le organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Esiste addirittura circa lo 0,5 % di enti che sono iscritti a più categorie, come ad esempio la prima in Italia in assoluto come numero di scelte ovvero l’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che sfiora l’importo di 50 milioni di euro che ha raggiunto nel corso dell’anno 2020.
A seguire troviamo le più conosciute a livello nazionale come associazioni che operano prettamente nel sociale come la Lega del Filo d’Oro, Medici Senza Frontiere, Telethon, Fondazione Umberto Veronesi etc.
La scelta, tra questa miriade di piccole e grandi associazioni, spetta solo ed esclusivamente al contribuente. Potremo quindi decidere, in assoluta libertà, di sostenere una piccola realtà associativa presente sul territorio in cui viviamo e dalla quale magari traiamo benefici o servizi per noi o inostri familiari. Diversamente possiamo sostenere una delle tante organizzazioni a livello nazionale, serie, riconosciute ed affidabili che operano nel settore che sentiamo più vicino (beni culturali, ricerca medica, ricerca scientifica, assistenza sanitaria, assistenza agli anziani, ai disabili, ecc.)